Complesso di San Nicolò di Capodimonte

Località Camogli

Nel caso in oggetto la committenza ha commissionato un indagine archeologica sull’intero edificio religioso con il duplice intento di fornire utili indicazioni al gruppo di lavoro che contemporaneamente si stava occupando dei problemi statici della chiesa (tutto il progetto di indagine era, infatti, volto a verificare i problemi di degrado statico che negli ultimi anni sembrano essersi aggravati) e di fornire indicazioni sulla cronologia delle principali fasi di sviluppo dell’insediamento, di cui si hanno solo poche notizie certe. L’applicazione di alcune delle più innovative metodologie di indagine (quali ad esempio la datazione delle malte attraverso il metodo del radiocarbonio applicato ad alcuni campioni di “calcinello”) ha permesso di anticipare di circa un secolo la data di costruzione della primitiva chiesa, mentre i risultati finali dell’analisi archeologica hanno permesso di ridurre al minimo gli interventi di realizzazione dei presidi statici progettati dal gruppo di ingegneri.